• facebook
  • youtube
  • flickr
  • myspace
Sezioni > Teatro

Lunedì 27 agosto

21:15
La Corazzata Potëmkin è una cagata pazzesca

TeatroCorte della Mole

Monologo teatrale con Paolo Villaggio (Genova-Italia)

Monologo teatrale con Paolo Villaggio (Genova-Italia)

Di e con Paolo Villaggio
accompagnamento musicale di Federico Codicè alla chitarra

La scena è vuota, solo una sedia e un grande fondale bianco sul quale vengono proiettate le immagini di primi piani, piano americano e dettagli. Protagonista è Paolo Villaggio che si racconta al pubblico, come meglio sa fare, senza timidezze, remore, senza risparmiarsi. In ballo ci sono una carrellata di ricordi, nostalgie, l'infanzia, la timidezza, l'insuccesso con le ragazze, la guerra, l'euforia per la fine della guerra, il successo, gli amici del successo. Poi spezzoni di famosi film proiettati, lettere e interviste agli amici di una vita: Fellini, Gassman, Tognazzi, De André, Ferreri, Volonté. Come costruirsi una vita felice, e come una infelice, nonostante il successo.

A seguire, after musicale con appuntamento a sorpresa.

Ingresso 5 euro

[+] dettagli

Martedì 28 agosto

 
Acquasanta (teatro contemporaneo Italia)

TeatroCorte della Mole Vanvitelliana

Con Carmine Maringola
Testo, regia e costumi di Emma Dante
Scene Emma Dante e Carmine Maringola
Disegno luci Cristina Fresia

Con Carmine Maringola
Testo, regia e costumi di Emma Dante
Scene Emma Dante e Carmine Maringola
Disegno luci Cristina Fresia

“Aggio visto a barriera corallina… e ‘u sole dirimpetto alla luna ca si lanciavano i raggi, li annodavano e li facevano scennere dintra ‘o mare… aggio visto ‘o mare ca pigliava colore… e un pesce spada ca teneva due spade… e ‘na medusa gigantesca ca s’arravugliava nei raggi d’o sole e d’a luna…. e ‘o pesce palla ca dintra d’isso teneva futuro e passato… aggio visto il polipo arlecchino coi tentacoli ‘i tutti ‘i colori e i pisci tropicali ca ci ballavano sopra e sotto… e il Cristo di Rio, aggio visto, ca si tuffava dal Corcovado, a petto ‘i palomma…. aggio visto l’atro lato d’o munnu…. ‘o Giappone… a ro steveno ‘i pisci cu l’occhi a mandorla….e un galeone di tre secoli fa…. chino ‘i gente che ballava… e che cantava i canzoni ‘i n’a vota… e n’iceberg…. enorme… ca si scioglieva in lacrime di cristallo….dintra all’abisso d’o mare….”. Un uomo si ancora sul palcoscenico, a prua di una nave immaginaria. Sta. Esperto nel manovrare gli ingranaggi che muovono la simulazione della nave, ‘o Spicchiato si salva dalla finta burrasca che mette in scena per rievocare i ricordi della sua vita di mozzo. È imbarcato dall’età di 15 anni e da allora non scende dalla nave. Non crede alla terraferma, per lui è ‘n’illusione. Sopra la sua testa pende il tempo del ricordo: una trentina di contaminati ticchettìano inesorabili. Poi suonano e tutto tace. Il mare smette di respirare e ‘o Spicchiato rivive l’abbandono. Un giorno la nave salpa senza di lui, lasciandolo solo e povero sul molo di un paese straniero: la terraferma. Proprio lui che senza la nave si sente perso, lui che ha votato la sua vita alla navigazione, lui che giorno e notte ha bisogno di parlare con il suo unico grande amore: il mare. Le voci della ciurma, del capitano, gli rimbombano nella testa e ‘o Spicchiato, cantastorie, tira i fili dei suoi pupi. Ma nell’attesa del ritorno della nave, il mozzo, a prua, diventa di legno come polena di un vecchio galone.

Emma Dante

A seguire, after musicale con appuntamento a sorpresa

Ingresso 5 euro

[+] dettagli

Sabato 1 settembre

23:00
Stampe del cielo da Federico Garcia Lorca

TeatroChiesa del Gesù
Nell'ambito della rassegna Notte Mediterranea

Paola Giorgi (voce recitante) e Voyage Trio - Christian Riganelli fisarmonica, Luca Mengoni violino, Eolo Taffi contrabbasso.

Paola Giorgi (voce recitante) e Voyage Trio - Christian Riganelli fisarmonica, Luca Mengoni violino, Eolo Taffi contrabbasso.

Stampe del cieloè l’appellativo con cui Federico Garcìa Lorca definiva le stelle, “Stampe del cielo” è un viaggio attraverso la poesia del grande autore spagnolo - nato a Fuente Vaqueros il 5 Giugno del 1898 e morto a Viznar il 18 agosto del 1936, ucciso dai falangisti seguaci di Franco - una poesia mai paga di sé che trae nutrimento dal contatto con la realtà, dai suoi contrasti più violenti, tra tutti quello tra amore e morte. Un percorso che unisce il ritmo della parola a quello della musica restituendo al pubblico un’alternanza di sensazioni: un’esperienza struggente e malinconica, vitale e allegra, come la stessa poesia di Lorca. I testi di Lorca, tratti da “ Romanzo Gitano”, “ Lamento per Ignacio Sanchez Mejas”, “ Sonetti”, “ Stampe del cielo”, sono interpretati dall’attrice Paola Giorgi, mentre le musiche di Saluzzi, Lorca, Piazzolla, Galliano, Riganelli, sono eseguite dal vivo dal Vojage Trio.

Ingresso gratuito

[+] dettagli

Contatti

  • Associazione Adriatico Mediterraneo
  • Sede legale: Via Veneto, 11
  • 60122 - Ancona
  • Tel. - Fax 071.8046325

Iscriviti alla Newsletter

Per cancellare la tua iscrizione dalla nostra newsletter inviare una email a info@adriaticomediterraneo.eu specificando la email da rimuovere.