La liberazione di una tartaruga marina e un convegno sul traffico illegale di animali; l’operaio in mare aperto di Campetti e Usai; la poesia e la musica di Lorca all’Arco di Traiano e poi pizziche a Marina Dorica e il barocco napoletano alla Chiesa del Gesù
Sabato è il giorno del gran finale di Adriatico Mediterraneo 2014, con un concerto alla Corte della Mole tutto energia e spettacolo. Sul palco salgono, per la prima volta assoluta insieme, Enzo Avitabile e la Kocani Orkestar: la black tarantella che incontra la fanfara macedone.
Suoni, musica, colori che uniscono il sud Italia di Avitabile ai ritmi scatenati della band di fiati macedone dallo straordinario talento.
Enzo Avitabile porta la sua esperienza e la sua costante ricerca di suoni nuovi, di un meticciato musicale tra le sponde del Mediterraneo, dal Nord Africa a Napoli, dalla Puglia, alle coste orientali: trent’anni di sperimentazione senza mai rinunciare alle peculiarità delle proprie origini partenopee, battendo rotte al di fuori dei percorsi commerciali e collaborando con i grandi musicisti internazionali.
La Kocani Orkestar arriva ad Ancona con i suoi fiati e i suoni scatenati delle danze tradizionali balcaniche, ma con le influenze più varie: jazz, pop, funky. Il “cuore musicale dei Balcani”, alle spalle 14 anni di esperienza nei maggiori festival internazionali, unisce e miscela le diverse tradizioni dell’area in una girandola di timbri, accenti e colori, per dare vita ad un esperienza dal vivo tutta da ballare.
Due tradizioni, due stili, due sound che si uniscono per la prima volta ad Adriatico Mediterraneo Festival: il risultato promette di essere pirotecnico.
Appuntamento alla Corte della Mole alle ore 21.30, ingresso 10 euro.
Gli incontri
L’ambiente marino e le storie del mare sono al centro dell’ultima giornata di incontri per Adriatico Mediterraneo Festival 2014.
Alle 11.00 appuntamento al passetto per quella che ormai è una vera e propria tradizione del festival: la liberazione di un esemplare di tartaruga marina. Quest’anno a tornare a nuotare in mare aperto sarà un esemplare di Caretta Caretta di 15 anni di nome Maura, catturata dalle reti a strascico al largo delle coste marchigiane e poi curata dalla Fondazione Cetacea. L’appuntamento è a cura della Rete Regionale per la Conservazione della Tartaruga Marina – Fondazione Cetacea.
Alle 16.00 alla Loggia dei Mercanti si tiene un importante incontro per comprendere meglio come contrastare il traffico illegale, lo sfruttamento e il maltrattamento di animali marini protetti. Il parterre dei relatori è di primo livello: Roberto Bennati, vicepresidente L.A.V.; Marco Affronte, biologo CEA Marina Ecoidee; Maria Luisa Cocozza, conduttrice della trasmissione “Arca di Noè” – Mediaset; Francesco Regoli, vicedirettore DISVA UNIVPM; Simone Cecchini, commissario capo Corpo Forestale dello Stato; Paolo Gubbinelli, PM della Procura di Ancona; coordina Claudio Zabaglia, dirigente assessorato ambiente Regione Marche.
Alle 18.00 allo Spazio Incontri della Mole Vanvitelliana viene presentato “Operaio in Mare Aperto”, con i due autori Gianni Usai e Loris Campetti. Il libro racconta un viaggio di andata e ritorno da Arbus, il paese dei coltelli, a Torino, la città dell'automobile, e della speranza per tanti emigranti alla ricerca di un futuro meno gramo di quello che li aspettava nell'entroterra della Sardegna occidentale, così come in tanti altri sud d'Italia. Ecco allora il racconto del lavoro a Mirafiori, del ‘69 con le lotte operaie, gli anni ’70, le sconfitte e il ritorno in Sardegna, con la riscoperta di una nuova vita a contatto con il mare e il suo ambiente. Un dialogo tra Gianni Usai e Loris Campetti che abbraccia oltre sessant'anni di piccola e grande storia e si interroga sulle speranze, i sogni e gli incubi, le vittorie e le sconfitte di un pezzo di generazione – i sessantottini – che continua a pensare che un altro mondo è possibile.
Musica e Poesia
Il programma musicale dell’ultimo giorno di Adriatico Mediterraneo Festival 2014 offre appuntamenti per tutti i gusti.
Alle 19.30 all’Arco di Traiano parte un viaggio affascinante alla scoperta delle poesie e delle musiche di Federico Garcia Lorca. La chitarra accompagnerà lo spettatore in un viaggio sentimentale, alla scoperta delle creazioni mitiche, come la figura del “gitano” e del “torero”, fuoriuscite dalla penna del poeta più sensibile. Sono arie dai forti colori locali intrise di tutte le varianti del dolore sempre dominato dall’amore e dalla morte. E’ una trasposizione artistica di quell’Andalusia gitana ricca di tradizioni folkloristiche culturali, fortemente dominate da colori e sentimenti, capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva. Il progetto ha dunque l’ambizione di tracciare un filo conduttore storico-musicale di una tradizione tanto ricca ma ancora poco conosciuta, attraverso la musica, il ballo, il canto dell’Andalusia e i versi scritti da Federico Garcia Lorca. A guidare il viaggio Andrea Candeli, Corrado Ponchiroli, Michele Serafini e Chiara Guerra.
Alle 22.30 a Marina Dorica prende vita uno dei grandi classici di Adriatico Mediterraneo Festival: le pizziche salentine. A condurre le danze saranno gli Incantatori di Tarante, gruppo che nasce a Urbino ma affonda cuore e radici nella terra salentina. La band propone brani famosi di Pizzica Salentina e canzoni originali del gruppo che si contraddistinguono per il ritmo ossessivo e sfrenato dei potenti tamburelli, delle chitarre, dell’ armonica, della fisarmonica, dei flauti e del violino, delle calde voci e la danza travolgente dei ballerini di pizzica taranta. Protagonisti dello spettacolo sono le pelli dei tamburelli e delle percussioni, i vibranti pizzicati del violino, le struggenti melodie dei fiati, le melanconiche armonie delle chitarre, le voci Salentine e i piedi che battono danzando nudi a contatto con la terra, prendendo da essa stessa l'energia primordiale che scatena la nostra passione verso la pizzica e il magico rituale del tarantismo.
Sempre alle 22.30 ultimo concerto alla Chiesa del Gesù, al termine di un festival che ha visto il gioiello vanvitelliano sempre con i posti pieni per ascoltare musica classica e sperimentale. A chiudere la rassegna sarà il barocco napoletano riscoperto da Fiorenza Calogero e Marcello Vitale, voce e chitarra battente. Napoli, città nota a tutti ma conosciuta davvero da pochi, con una storia e una cultura che hanno tracciato linee fondamentali per la produzione musicale di oggi, è il crocevia dello spettacolo. Una risposta a un’istanza di conoscenza sulle origini dei ritmi e delle melodie, anche mediante l’impiego di strumenti musicali da sempre radicati nel territorio napoletano, come la tammorra e la chitarra battente, e la ricerca di linguaggi e suoni contemporanei che vivono sulle sponde del mare Mediterraneo.