Massimo Conti, scrittore e camminatore, non batte strade conosciute, percorrendo la costa marchigiana da Gabicce a Porto d’Ascoli: ne esce un portolano insolito, stilato da terra e misurato dai propri passi, con uno sguardo stupito e indignato che non fa sconti alle bellezze che lo esaltano e alle brutture che lo deprimono.

Marco Cesario, 40 anni, laureato in filosofia all’Università di Napoli e con un master in filosofia alla Sorbona di Parigi, è giornalista professionista e si occupa in maniera approfondita dell’area Mediterranea. Nel 2006 inizia a lavorare per l’agenzia nazionale ANSA, al desk di ANSAmed, specializzato sul Mediterraneo e il Medio Oriente arabo-musulmano. Da Parigi collabora con la rivista ResetDoc, con Micromega, con il quotidiano online Linkiesta e con la rivista BabelMed. Scrive inoltre di Mediterraneo su Globalist e su MedArabNews.

Francesca Tilio è una fotografa, inizia a scrivere dopo un incidente che la costringe all’immobilità temporanea. Nasce così un’originale raccolta di nove racconti che dispiegano uno stravagante immaginario femminile, sexy e perverso, accompagnati da nove canzoni e nove fotografie che ha scattato nel tempo. Tutti i giorni del festival ci si potrà inoltre recare alla Legatoria Librare, portare una foto (file o cartacea), lasciare una frase e il titolo di un pezzo musicale legati a quell’immagine. Saranno tasselli per un nuovo racconto che scriverà Francesca Tilio.

Lampedusa-Lampaduza, brulla e piatta, è l’avamposto d’Europa, il primo lembo di terra che i migranti possano considerare come la loro terra promessa. Questo reportage scritto in prima persona, tra giornalismo e letteratura, parte da un viaggio nel settembre del 2012 e dall’incontro con numerosi testimoni. Racconta i volti e i luoghi, le voci degli abitanti, i tanti anonimi eroi, i militari, i volontari, il sindaco. Una storia violenta e tragica che ha causato e causa sofferenze immense.

Davide Camarrone, giornalista RAI e scrittore, è nato nel 1966 a Palermo. “Lampaduza” è il suo quinto libro.

L’omicidio di un giudice impegnato nella ricerca della verità è l’oggetto di un legal thriller anomalo, cui fanno da sfondo i panorami della campagna mediterranea pugliese: Verità e processo, giustizia e legge sono i temi che si intrecciano nel romanzo di Caringella, fino all’ultima pagina.

Francesco Caringella, ex magistrato penale, è giudice presso il Consiglio di Stato. Non sono un assassino è il suo secondo romanzo.

L’evento è sponsorizzato da Namirial s.p.a. di Senigallia e da Seeport Hotel Ancona.

Una raccolta di impressioni e di interviste su alcuni aspetti della vita e della storia recente della città di Ancona, raccontata attraverso le parole di alcuni protagonisti. Il libro raccoglie e rende organica una serie di post scritti dall’autrice tra il 2012 e il 2014 nel blog Segmenti (www.segmentiblog.wordpress.com).

Margherita Rinaldi è giornalista professionista, master in comunicazione istituzionale. Dal 2005 al 2010 ha svolto la funzione di addetta stampa del Comune di Ancona ed è poi passata alla Regione Marche. L’intero viaggio è accompagnato dalle fotografie di Corrado Maggi, autore di numerosi lavori e mostre sulla città, che cattura Ancona da punti di vista inediti, spesso sorprendenti, a volte stranianti.

“Eco de Femmes” è un documentario corale che racconta le esperienze e i desideri di vita e professionali di sei donne che vivono e lavorano in differenti zone rurali tra il Marocco e la Tunisia. Sei donne che hanno il comune obiettivo di creare delle cooperative che possano coniugare l’antica conoscenza agricola e manifatturiera femminile e lo sviluppo di nuovi prodotti per il mercato. “Eco de femmes” è realizzato nell’ambito dell’omonimo progetto, promosso da GVC e finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con il Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura Onlus (CEFA), le Réseau Tunisien del’Economie Sociale (RTES) e le Réseau Marocain de l’Economie Sociale et Solidaire (REMESS). Il documentario è realizzato grazie alla preziosa collaborazione di Elenfant associazione di autori, filmmakers e produttori indipendenti.

Carlotta Piccinini, classe 1979, lavora in maniera trasversale nel campo della video arte, delle installazioni interattive e del documentario sociale.

Con il patrocinio di Commissione per le Pari Opportunità tra uomo e donna della Regione Marche

Il primo romanzo collettivo della Carboneria Letteraria, un esperimento letterario che coniuga narrazione collettiva, fantascienza e il classico delitto della stanza chiusa. A raccontarlo sono quattordici personaggi, a ciascuno dei quali dà voce un autore diverso creando un romanzo a incastro scritto a 34 mani da 17 cervelli di 14 autori tra i quali 5 donne, 8 uomini, 1 polimorfo.

La memoria e le lezioni della Prima Guerra Mondiale raccontate dalla voce di Paolo Rumiz, che nei suoi viaggi ha attraversato più volte le frontiere che un secolo fa diventarono fronti tra Paesi in guerra, mettendosi nei panni di chi nel ’15 si trovò catapultato in quella “inutile strage” che cambiò per sempre l’Europa e il mondo. Cosa rimane di quelle carneficine? Che lezioni sono state apprese e quali sono state dimenticate a un secolo dall’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra? Sono le domande da cui si parte per un viaggio fatto di luoghi, di persone e di racconti.

Paolo Rumiz è giornalista e scrittore, inviato per Il Piccolo di Trieste e in seguito editorialista per La Repubblica. Ha viaggiato in lungo e in largo tra Europa, Mediterraneo e Oriente.

*Il biglietto comprende anche lo spettacolo di Maurizio Casagrande

Giulio Giorello è epistemologo di livello mondiale, ordinario di Filosofia della Scienza all’Università Statale di Milano, autore di decine di saggi. Recentemente ha pubblicato i volumi su “Il tradimento: in politica, in amore e non solo” e “Lussuria, la passione della conoscenza”. Di particolare interesse anche “Con intelligenza e amore. Ricerca e carità”, con Carlo Maria Martini (2015), “La lezione di Martini. Quello che da ateo ho imparato da un cardinale” (2013).

Che cosa è successo davvero la mattina del 3 maggio 2014 a Senigallia? Da dove veniva quel fango, che cosa ha coperto e portato via? Il libro prova a raccontare quella tragedia con gli strumenti della narrativa, ad affrontare la complessità della realtà attraverso la finzione del racconto.

L’antologia contiene i racconti di Andrea Bacianini, Leonardo Badioli, Enrico Carli, Catherine Cipolat, Pelagio D’Afro, Paolo Mirti, Mariangela Paradisi, Luca Rachetta e Andrea Valenti. La raccolta, con le fotografie di Mirko Silvestrini, contiene anche un contributo di Massimo Cirri e i suoi proventi sono devoluti a sostegno delle vittime dell’alluvione di Senigallia.

Cosa sta davvero succedendo in Egitto? Il Cairo si trova ancora nel mezzo di una difficile uscita dal dopo Mubarak, obiettivo di gruppi affiliati allo Stato Islamico e teatro di un difficile confronto tra repressione e aneliti di libertà.

Giuseppe Acconcia, giornalista, scrittore e ricercatore specializzato in Medio Oriente, è corrispondente da Il Cario per Il Manifesto. È autore di reportage da Egitto, Turchia, Siria, Kurdistan e diversi altri paesi dell’area.

Franco Cardini, fiorentino, è storico di fama internazionale e uno dei massimi esperti italiani della storia – e delle storie - del Mediterraneo. Il mare come scenario di scontri ma anche di incontri tra culture e religioni, dal Medio Evo in poi, e poi la scoperta delle linee che uniscono le sponde del bacino mediterraneo, linee fatte di commerci, di relazioni, di immaginari condivisi.
Un incontro per parlare di grandi battaglie e di reti economiche e culturali che, da sempre, corrono sulle onde del mare.

Davide Rondoni, forlivese, è tra i maggiori poeti italiani contemporanei, oltre che autore di saggi, testi di narrativa e per il teatro. Ha fondato e diretto il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Ha tenuto e tiene corsi di poesia e letteratura nelle Università di Bologna, Milano Cattolica, Genova, Roma e in diversi Istituti specializzati nonché all’estero a Yale University e Columbia University. Ha partecipato ai più importanti festival di poesia in Italia e all’estero.

La Turchia è da sempre un ponte tra culture e mai come ora si trova in equilibrio precario fra i tanti diversi mondi che si agitano al suo interno: Europa e Asia, moderno e tradizionale, integralismo e laicità.

Marta Ottaviani, giornalista milanese, dopo aver frequentato l’Istituto di Formazione Giornalistica “Carlo De Martino”, ha vissuto otto anni in Turchia. Collabora, fra gli altri, con La Stampa, Avvenire e East. Ha scritto Cose da Turchi e Mille e una Turchia, editi da Mursia.