MusicaCorte della Mole Vanvitelliana
C'MON TIGRE - synth, bassi, chitarre, voci | Beppe Scardino, Mirko Cisilino, Henkjaap Beeuwkes, Federico Pierantoni - fiati | Pasquale Mirra, Marco Frattini - vibrafoni, percussioni
Un ensemble che nasce nel bacino mediterraneo e giunge a toccare le metropoli globali.
Suoni che nascono dalla fascinazione per l’Africa e che parlano al mondo per una formazione quanto mai misteriosa. C’mon Tigre non si sa dove nasca, cambia formazione, voci e suoni ad ogni apparizione, un cantiere aperto che produce sonorità ipnotiche, danze mediorientali.
Per loro stessa ammissione i C’mon Tigre fanno musica basata su riff ripetitivi e approccio minimale, con attitudine però massimalista e cosmopolita, tra chitarre, drum machine analogiche, organetti e sezione di fiati che, promettono, “fanno ballare i serpenti“.
Non è jazz, non è world music, non è space rock: è il ruggito di molte anime – “C’mon Tigre is a collective of Souls” –, cosmopolite, accordate, uniche.