Adriatico Mediterraneo 2022 non tradisce le aspettative: Festival di successo e di qualità
Sui palcoscenici della manifestazione i grandi nomi contemporanei della World music, star internazionali della musica balcanica, intellettuali ed artisti di grandissimo livello.
Il direttore artistico Seneca: «Il Festival Adriatico Mediterraneo si conferma un contenitore culturale di spessore che sa conquistare il pubblico»
Il 16 settembre appuntamento con ExtraFestival, targato sempre AdMed, in collaborazione con il Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, con Stefano Saletti & Banda Ikona in Mediterraneo Ostinato: il canto del Sabir.
La XVI edizione di Adriatico Mediterraneo Festival non tradisce le aspettative e si conclude con successo. Ieri sera (4 settembre), il gran finale con il concerto del gruppo sloveno tAman, alla Corte della Mole, ed il seguitissimo ultimo appuntamento del Focus Bosnia in piazza del Plebiscito: un’interessante riflessione sulla lezione lasciata dalla guerra e sulle prospettive future del Paese con l’ambasciatrice Miranda Sidran, figlia dello scrittore e sceneggiatore Abdulah Sidran, il funzionario Onu-Nato, Andrea Angeli ed il giornalista Pierfrancesco Curzi, moderati da Jurij Bogogna, giornalista Tgr Marche.
Ma Adriatico Mediterraneo non finisce qui. In questo 2022, oltre all’anteprima da tutto esaurito del 17 agosto, con il concerto di Giovanni Seneca e l’Orchestra Sinfonica Rossini, Le musiche del mare, in collaborazione con il Museo Tattile Omero, AdMed tornerà con un appuntamento ExtraFestival, il 16 settembre a Piazza del Plebiscito, alle 21.30, con Stefano Saletti & Banda Ikona in Mediterraneo Ostinato: il canto del Sabir, nell’ambito della collaborazione con il Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, all’interno del programma Nurecc.
Un’edizione, la numero sedici del Festival, ricca dunque di eventi e caratterizzata da un’altissima qualità della proposta culturale e che ha visto avvicendarsi tra i luoghi della manifestazione artisti di fama internazionale, intellettuali conosciuti in tutta Europa e vere icone della World music contemporanea. Nomi del calibro di Erri De Luca, protagonista della giornata inaugurale del Festival che aveva registrato il sold out già giorni prima dell’evento. La partecipazione di De Luca, con il suo Le rose di Sarajevo, scritto assieme all’attore e regista Cosimo Damiano Damato, è stata un’esclusiva per Adriatico Mediterraneo Festival. Un racconto intenso e commovente dell’assedio di Sarajevo, del quale ricorrono i trent’anni, attraverso il carteggio tra lo stesso De Luca ed il poeta bosniaco Izet Sarajlić. Come unica è stata la performance di Amira Medunjanin, vera star della musica Sevdah, musica tradizionale bosniaca, alla quale è andato anche il Premio Adriatico Mediterraneo 2022 e quella della band croata Veja che ha segnato l’inizio della collaborazione di AdMed con l’importante festival europeo MOST. Straordinaria e trascinante Maria Mazzotta che con il suo Amoreamaro ha regalato alla città uno spettacolo di altissimo livello artistico, ma anche di grande spessore per i temi sociali affrontati, in primi la violenza sulle donne. Eventi che hanno conquistato il pubblico, oltre 4mila le presenze, proveniente anche da regione e fuori regione, numeroso in tutte le serate come anche ai concerti all’alba al Passetto, appuntamenti tra i più amati dal pubblico. Molto partecipati ache gli incontri di approfondimento, sia quelli a cura dell’Associazione italiana di cultura classica che hanno visto l’intervento di esperti, docenti ed intellettuali del calibro di Luigi Bravi, Ivano Dionigi e Giorgio Vallortigara, sia quelli del Focus Bosnia con, tra gli altri, l’ambasciatore Michael L. Giffoni ed il poeta Loris Ferri. «È stato un Festival di grandissima qualità – ha sottolineato il direttore artistico Giovanni Seneca – che ha portato ad Ancona il meglio della World music contemporanea, i massimi artisti della sevdalinka, in omaggio alla Bosnia a cui la manifestazione quest’anno era dedicata, e dei Balcani e poi naturalmente un grande protagonista come Erri De Luca. Fondamentali anche quest’anno le collaborazioni, quella con il Festival europeo MOST, quella ormai consolidata con il Museo Omero e con Amat e poi quella con il Forum delle città dell’Adriatico e dello Ionio, che consentirà alla città di godere di un evento in più targato AdMed. Si confermano appuntamenti del cuore degli anconetani, e non solo, i concerti all’alba al Passetto, che hanno affascinato centinaia di persone e gli stessi artisti, stupiti dalla bellezza del luogo e dell’atmosfera. Ha convinto anche la nuova location di piazza del Plebiscito per gli incontri di approfondimento, che ha permesso al Festival di essere più diffuso in città. Vincente – ha proseguito Seneca – anche la collaborazione con il Museo Tattile Omero, “residente” stabile della Mole, con cui si è riusciti anche quest’anno ad intrecciare i cartelloni con lo storico Sensi d’estate. Senza dimenticare coloro che sono da sempre sostenitori del Festival, dall’Iniziativa Adriatico Ionica che ha suggerito di dedicare questa edizione alla Bosnia, ed al Comune di Ancona. Non mi resta, dunque, come di consueto nel momento del bilancio, che dare appuntamento al prossimo anno, con l’edizione numero diciassette di Adriatico Mediterraneo Festival».