AdMed2016: programma martedì 30 agosto - Alla Corte della Mole Baba Sissoko & Antonello Salis
Oggi alla Corte della Mole si intrecciano jazz e ritmi africani. Per Diritti e Rovesci incontro con l’imam Ludovic Mohamed Zahed e il presidente nazionale di Arcigay, all’Arco Zastava Orkestar e ala Pinacoteca le chitarre sperimentali.
L’improvvisazione jazz e ritmi dell’Africa Nera questa sera alla Corte della Mole per Adriatico Mediterraneo Festival 2016: sul palco ci sono Baba Sissoko & Antonello Salis per un concerto tutto classe ed energia, uno show “senza reti”, dove ritmi tradizionali africani e improvvisazione jazz si fondono in uno spettacolo pirotecnico e pieno di energia creativa. Baba Sissoko, africano del Mali, suona con stile estremamente particolare e alle melodie e ai ritmi propri della sua tradizione fonde le sonorità delle musiche nere occidentali, reinterpretandole in una chiave decisamente originale. Antonello Salis, pianista e fisarmonicista, è tra i jazzisti italiani il più fisico e vicino alle sonorità africane e, anche grazie alle sue molte collaborazioni internazionali, sa muoversi con eccezionale creatività sui sentieri delle improvvisazioni più ardite. Dalla loro unione sul palco nasce uno spettacolo di cortocircuiti musicali alla ricerca dei punti di contatto tra musica europea e americana e radici africane. Appuntamento alle 21.30 alla Corte della Mole, ingresso €5 omaggio per i minori di 18 anni.
Per il ciclo “Diritti e Rovesci” alle 18.30 alla Loggia dei Mercanti un incontro che spiazza e smonta luoghi comuni e preconcetti su “Islam e diritto alla sessualità”: a confronto ci sono il presidente nazionale di Arcigay Flavio Romani e l’imam parigino, gay dichiarato, Ludovic Mohamed Zahed. Zahed predica una nuova visione dell’Islam inclusivo e che assegna pari diritti e dignità a tutti: una vera rivoluzione nell’Islam. La sua moschea nella capitale francese è la prima in Europa ad aprire le porte alle coppie omosessuali e alle nuove famiglie: qui giungono coppie omosessuali da tutto il continente, da Africa e Medio Oriente. Il confronto offre una visuale a 360 gradi del diritto a manifestare i propri orientamenti sessuali in Europa e sulle sponde del Mediterraneo. Modera Leila Ben Salah.
Arco di Traiano e Pinacoteca: Zastava Orkestar e le chitarre sperimentali di Heiko Plank e Claus Boesser Ferrari
All’Arco di Traiano alle 19.30 tornano i ritmi balcanici, ma con forti radici in Italia, della Zastava Orkestar: dalla Maremma ai Balcani quello della band è un viaggio fatto di musica popolare, di strumenti rigorosamente acustici, di live tutti da ballare tra ritmi scatenati, teatro improvvisato, giocoleria. Un’esibizione che non a caso trova il suo ambiente ideale nelle feste di strada, in cui pubblico e artisti si muovono insieme e nessuno spettatore riesce a restare passivo. Da 12 anni insieme, il gruppo riunisce musicisti e artisti maremmani affiatati nell’amore per le atmosfere tipicamente “balkan” e capaci di regalare spettacoli movimentati e trascinanti. Altri suoni invece alle 23 alla Pinacoteca di Ancona per il concerto serale di due chitarristi eclettici e sperimentali, Heiko Plank e Claus Boesser Ferrari. Sono due virtuosi della chitarra che si uniscono per un concerto che dal Centro Europa guarda a sud, al Mediterraneo. Claus Boesser Ferrari riesce a miscelare influenze diverse, dalla musica melodica a tecniche percussive, Heiko Plank è considerato uno dei più interessanti chitarristi tedeschi, in grado di estendere le sonorità della chitarra inventando anche un modello sperimentale, la “plank guitar”.
Al Lazzabaretto Dj set di Montoya
Per chi vuole concludere la serata ballando l’appuntamento è alle 23 al Lazzabaretto con il Dj set di Montoya, in collaborazione con Arci Ancona. Protagonista e Jhon William Castaño Montoya, giovane musicista che passa dal violino all’elettronica. Nei suoi live calibra i bit informatici dei calcolatori e le rigorose composizioni classiche contemporanee. Qui la voce umana si mescola a un’alchimia di strumenti e field recording, intrico elettronico di tutti gli elementi; legno, vetro e metalli risvegliano le vibrazioni primigenie della musica.
Incontri e proiezioni
Il programma di incontri, performance e proiezioni di martedì 30 agosto è particolarmente ricco. Si parte alle 17 alla Feltrinelli di Corso Garibaldi con Francesca Ghirardelli, autrice di “Solo la luna ci ha visti passare”. Il libro è la storia di Maxima, siriana curda di 14 anni, che fra luglio e agosto 2015 ha percorso la «rotta balcanica» delle migrazioni, determinata a iniziare una nuova vita in Europa. Maxima ripercorre i ricordi più intimi della vita quotidiana in Siria e descrive le tappe del viaggio che ha accomunato il suo destino a quello di centinaia di migliaia di migranti e rifugiati, siriani come lei, ma anche afghani, iracheni, eritrei e di altre parti del pianeta. Alle 18.30 evento speciale alla Legatoria Librare a cura di Stefania Giuliani e Francesca Tilio, “Ooh! Cosa”: le autrici chiedono di fotografare una cosa, che si vorrebbe buttare e di inviarla a oohcosa@gmail.com. Alla Legatoria cercheranno di dare un nuovo significato e una nuova vita a questo oggetto. Alle 20 alla Sala Boxe della Mole si va alla scoperta del “Mare Corto”, ovvero l’Adriatico, con Matteo Tacconi e Ignacio Coccia. Mare Corto è un progetto di lungo periodo per raccontare attraverso testi, foto, audio il mare Adriatico in modo ricco e vero. L’Adriatico è infatti una sorta di miniatura mediterranea: la costa italiana e quelle dell’ex Jugoslavia e dell’Albania si parlano, ma senza sviluppare pienamente una comune lingua.Con Matteo Tacconi e Ignacio Coccia ci sarà l’inviata esteri del Tg3 Barbara Gruden. Per le proiezioni parte alle 21 alla Loggia dei Mercanti la rassegna dedicata al Terra di Tutti Film Festival che racconta in cortometraggi le storie del Sud del Mondo e di chi spesso si trova fuori dal flusso dell’informazione generalista. Martedì 30 la rassegna è dedicata a un “Focus Siria” con la visione di tre opere: “Chemical Weapons: Made In Europe” di Jean-Baptiste Renaud, “Syrian Edge” di J. Martin Baigorria e Lisa Tormena, “Une Histoire Syrienne” di Samer Beyhum.
Mangiare e bere ad Adriatico Mediterraneo Festival
Il festival 2016 è anche un festival di sapori e profumi dell’Adriatico. All’Arco di Traiano saranno attive due postazioni food per tutte le serate di musica a partire dalle 19: una a cura di Caffè del Teatro, con specialità marchigiane e pugliesi, una a cura del Festival delle zuppe di pesce di Fano, con protagonista il tradizionale brodetto.