Inaugurazione Adriatico Mediterraneo Festival 2016: riconoscimento alla famiglia di Giulio Regeni
I genitori del ricercatore ucciso in Egitto saranno ad Ancona per l’inaugurazione del festival e per partecipare all’incontro che apre il ciclo “Diritti e Doveri”, organizzato con Ombudsman e Consiglio Regionale
Giovanni Seneca: “Naturale per AdMed chiedere verità a giustizia”
Antonio Mastrovincenzo: “La verità il diritto più importante”
Ad aprire Adriatico Mediterraneo Festival 2016 ad Ancona sarà sabato 27 agosto un momento di particolare importanza: la consegna del premio Adriatico Mediterraneo che, da dieci anni, viene assegnato a persone che si sono distinte per il loro impegno nella società e nella cultura nell’area Mediterranea e Adriatica.
Per la decima edizione la scelta è particolarmente significativa: il riconoscimento andrà infatti alla memoria di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano sequestrato, torturato e ucciso in Egitto tra la fine di gennaio e i primi di febbraio di quest’anno (fu sequestrato il 25 gennaio nell’anniversario delle proteste di piazza Tahrir, il suo corpo venne ritrovato vicino al Cairo il 3 febbraio). “Siamo molto grati alla famiglia di Giulio Regeni per avere accettato il nostro invito” dice il direttore artistico di Adriatico Mediterraneo Giovanni Seneca: “Questo momento vuole dire per noi innanzitutto una cosa: continuare a chiedere, con forza, verità a giustizia per Giulio Regeni. La sua uccisione, i depistaggi e le menzogne hanno scoperchiato il vaso di Pandora dei diritti non solo in Egitto ma in tutta l’area Mediterranea. Per un festival come Adriatico Mediterraneo è naturale unirsi a tutti coloro che chiedono non solo di sapere cosa è successo davvero in quei giorni in Egitto e che rifiutano ogni tentativo di insabbiamento, ma anche che i diritti delle persone siano il punto imprescindibile per il futuro di quest’area”. A ritirare il riconoscimento saranno i genitori di Giulio, Paola e Claudio Regeni, e l’avvocato Alessandra Ballerini, legale della famiglia.
La sera stessa di sabato 27 agosto alle 20 si terrà un incontro pubblico alla Mole Vanvitelliana di Ancona al quale partecipano i genitori di Giulio Regeni con l’avvocato Ballerini. Con loro ci saranno Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, Sauro Longhi, rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Paolo Pignocchi, vice presidente di Amnesty International Italia. A condurre l’incontro sarà il Garante dei Diritti delle Marche Andrea Nobili, mentre ad aprirlo sarà il Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo, che così commenta: “Fra i diritti fondamentali la verità è sicuramente il diritto più importante e non a caso apre questo ciclo di conferenze. La mancanza di verità, infatti, sta alla base di tutti quei sistemi, di quei regimi, che mirano a sopprimere via via tutti gli altri diritti, costruendo una propria per potersi garantire il potere assoluto. Amando la verità, Giulio Regeni nel suo impegno si è messo dalla parte di chi non aveva sufficiente voce, così come i suoi studi e le sue convinzioni gli avevano insegnato. Egli ha voluto schierarsi dalla parte di chi aveva bisogno, mettendo a disposizione tutta la sua preparazione di giovane che aveva dedicato i suoi ancora pochi, ma intensi anni di vita agli studi sulla politica internazionale ed in modo particolare su quel Medio Oriente di cui voleva essere, sempre meglio, conoscitore.”
L’incontro apre il ciclo “Diritti e Doveri”, in collaborazione con il Consiglio Regionale e con l’Ombudsman delle Marche, e sarà l’occasione per fare il punto sulla ricerca della verità per l’uccisione di Giulio Regeni, ma anche sulla situazione dei diritti umani in Egitto e non solo.