Adriatico Mediterraneo Festival 2016: libri e incontri con gli autori
Da leggere sotto l’ombrellone e poi da incontrare durante AdMed2016: da Karim Franceschi ad Antonio Calabrò, dall’Isis di Alessandro Orsini alla risposta ai terroristi di Chaimaa Fatihi, alle storie da Ancona e dalle Marche
Sono tanti i percorsi tra i libi che si possono scegliere durante Adriatico Mediterraneo Festival 2016, tanti i temi, gli stili, i generi, gli argomenti. Il consiglio: leggerli sotto l’ombrellone e poi andare a incontrarli dal 27 agosto al 3 settembre ad Ancona.
Chi si interessa dell’attualità, per capire meglio cosa sta succedendo in questi mesi intorno al Mediterraneo può partire lunedì 29 agosto dall’incontro con Valerio Calzolaio, autore di “Libertà di Migrare” (Einaudi) insieme al filosofo Telmo Pievani. Calzolaio da sempre si occupa di questioni ambientali e degli sconvolgimenti che i mutamenti dell’ecosistema portano sulla vita delle popolazioni e in quest’opera si concentra sulle migrazioni, dramma quotidiano del Mediterraneo. Un dramma, la fuga da guerre e povertà, in cui secondo l’autore si nasconde però anche un’opportunità di sviluppo ed evoluzione, come da sempre accade con gli spostamenti di popolazioni nella storia dell’umanità. Martedì 30 agosto, sempre in tema di migrazioni, la giornalista e scrittrice Francesca Ghirardelli racconta il suo “Solo la luna ci ha visti passare” (Mondadori), scritto con Maxima. Quest’ultima è una ragazza curda siriana, fuggita dal suo paese nel 2015 e arrivata, dopo un drammatico e fortunoso viaggio, in Olanda. Nel suo intenso racconto affidato a Francesca Ghirardelli, Maxima ripercorre i ricordi più intimi della vita quotidiana in Siria e descrive le tappe del viaggio che ha accomunato il suo destino a quello di centinaia di migliaia di migranti e rifugiati. Giovedì 1 settembre è in calendario l’incontro con la giovane Chaimaa Fatihi, autrice di “Non ci avrete mai” (Rizzoli): la sua è la risposta al terrorismo di ISIS dalla voce di una ragazza italiana, musulmana. Il libro nasce dopo da una lettera pubblica scritta dopo gli attentati di Parigi del novembre 2015, quando molti musulmani in Europa si sono sentiti messi sul banco degli imputati: “Non avrete mai la nostra paura e il nostro odio”, scrive ai responsabili degli attentati Chaimaa da cittadina italiana, nata in Marocco e trasferitasi in Pianura Padana, in Emilia Romagna, all’età di tre anni. Nelle sue parole c’è l’importanza dell’apertura e della tolleranza, del confronto e della serenità per rispondere a odio e violenza. Venerdì 2 settembre arriva invece la battaglia, reale, di Karim Franceschi con il suo “Il combattente” (Bur). Karim Franceschi è l’unico italiano andato in Siria a combattere l’Isis: ventisei anni, nato a Senigallia da padre italiano e madre marocchina, Karim ha combattuto a Kobane, contribuendo alla prima grande sconfitta dell’esercito del califfato. Il libro, scritto insieme al giornalista Fabio Tonacci, è la ricostruzione momento per momento dei mesi trascorsi in battaglia, tra scontri durissimi, rappresaglie, stragi di civili e villaggi in macerie: un resoconto di cosa significhi la ferocia della guerra. Si parla ancora di Isis sabato 3 settembre con Alessandro Orsini, Direttore del Centro per lo Studio del Terrorismo dell’Università di Roma “Tor Vergata” e autore di “Isis. I terroristi più fortunati del mondo e tutto ciò che è stato fatto per favorirli” (Rizzoli). Dopo aver studiato approfonditamente le vite e i profili degli autori di tutti gli ultimi attentati in Nord America e in Europa, Orsini offre una visione spiazzante della nascita e dello sviluppo dello Stato Islamico: l’Isis è l’organizzazione terroristica più fortunata al mondo, poiché è potuta diventare man mano più temuta e pericolosa perché le potenze che avrebbero dovuto combatterla si sono trovate in una sorta di paralisi, dovuta alla paura o a giochi di equilibrio politico. Sempre sabato 3 settembre lo sguardo si allarga oltre il Mediterraneo e il Medio Oriente grazie ai racconti di Andrea Angeli, giornalista e diplomatico, che nel suo “Kabul-Roma andata e ritorno (via Delhi)” (Rubbettino) narra le storie vissute in prima persona in 30 anni di missioni nelle aree calde del mondo: un diario con nomi e situazioni elencati in modo scrupoloso, dai sentieri balcanici alle stanze della Farnesina, dal Kerala in India fino al “confinamento” in un container della base Nato di Herat.
Chi ama la storia d’Italia non può perdersi l’incontro di venerdì 2 settembre con Antonio Calabrò, autore di “I mille morti di Palermo” (Mondadori). Il libro è il racconto della “guerra di mafia” che si tenne a Palermo tra la fine degli anni ’70 e i primi ’80 e che portò al potere i corleonesi di Riina e Provenzano. Una narrazione di quegli anni, delle vittime e degli assassini, dei complici e di chi disse no, una narrazione civile e appassionata. L’incontro con l’autore sarà arricchito dalla partecipazione di Vincenzo Macrì, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Ancona e di Pasquale Barreca, questore vicario di Ancona e sarà l’occasione per discutere di mafia e criminalità organizzata anche nel presente.
Fuori dagli schemi due presentazioni che si terranno giovedì 31 agosto e sabato 3 settembre. Il primo libro è un fumetto “In fondo alla speranza” (Comma 22) realizzato da Nicola Gobbi e Jacopo Frey e dedicato ad Alex Langer, una delle figure più emblematiche e interessanti dell’ambientalismo italiano. Il secondo incontro è invece con Giorgia Garberoglio, scrittrice e giornalista autrice di “Amalia” (Feltrinelli), storia di donne tra passato e presente, tra realtà e immagine.
Ma Adriatico Mediterraneo 2016 offre, come da tradizione, anche un percorso dedicato a storie e autori Anconetani e Marchigiani. Si parte lunedì 29 agosto con la fanese Maura Maioli e il suo “Dalla mia casa non si vedeva il mare” (Italic Pequod), storia familiare tra ricordi e rapporti difficili. Giovedì 1 settembre si raccontano favole, quelle del cardiochirurgo degli Ospedali Riuniti di Ancona Andrea Quarti, raccolte nel suo “Favole al vento”: storie di animali fantastici, dedicate ai bambini e capaci di parlare di fratellanza, solidarietà, altruismo. Sempre giovedì 1 settembre ci si immerge nei “Modi Anconetani” di Stefano Calabrese: una serie di detti e modi di dire che vanno alla ricerca delle radici di quel “buddismo fatto popolo”, essenza e anima della città di Ancona. Venerdì 2 settembre è invece il giorno di un lungo viaggio nel tempo, fino all’epoca dei Galli Senoni, abitanti dell’area Marchigiana 2500 anni fa, grazie all’incontro con l’avvocato Marcellino Marcellini, autore di “Breviario gallico” e “Il custode delle gesta” (Edizioni Controvento). Sempre venerdì 2 si compie anche un altro viaggio, quello nella cattiveria raccontata dal collettivo di scrittori marchigiano Pelagio D’Afro in “Pillole di cattiveria”: un vero e proprio blister di cattiveria, un campionario di crudeltà per raccontare mondi grotteschi e inquietanti, presenti, passati, futuribili.