Atopos in the Balcans - Francesco Conte (Atopos)

Autostop creativito e performance virtuali, il festival Adriatico Mediterraneo si fa itinerante nei Balcani.

Inizia il 30 luglio a bordo del traghetto per Spalato, e dura fino al fatidico 11 settembre, con un workshop a Skopje in Macedonia, all'interno della Biennale dei Giovani Artisti del Mediterraneo. Tre giornalisti, due creativi e un buon mix interculturale: questi gli ingredienti di Atopos per proporre i Balcani in chiave Era Virtuale. Mahab Kazmy da Londra (via Palestina, Libano e Cipro) Ester Quiroga Perez, giovane reporter galiciana, e l'anconese errante Fran Atopos saranno i primi a partire per quello che definiscono un "videoviaggio".

Suoni, video, foto e critti vari affolleranno il blog dell'iniziativa, curato da Adriatico Mediterraneo, nella cui cornice e aspirazione rientra l'Atopos project.

Sarà infatti all'interno della Mole Vanvitelliana, durante il Festival ad Ancona, che Atopos in the Balcans invierà il suo piccione viaggiatore: Internet.

Caricati direttamente sulla rete, gli itinerari audiovisuali inviati dai Balcani saranno visibili già sul web "googlando" Atopos in modo da preparare il terreno per il workshop con cui si chiude il viaggio, l'11 settembre all'interno della Biennale dei Giovani Artisti di Skopje.

Una riflessione su arte e Mobilità, rappresentazione e virtuale, per consolidare e scoprire nuovi spunti e destinazioni, e per affermarsi al centro dell'Adriatico, ma con forza centrifuga e internazionale.