Scrittrice turca, nata in Tracia da genitori macedoni e bulgari, dopo il successo con alcuni romanzi gialli, inizia a dedicarsi a temi sociali, immigrazione e discriminazione. Con il romanzo Savrulanlar ricostruisce gli eventi drammatici legati alla deportazione degli Armeni del 1915-1916, argomento tabù in Turchia. Negli ultimi anni ha più volte criticato la restrizione della libertà di espressione operata in Turchia dalla politica di Erdogan.