La frutta e la verdura che arrivano nei piatti europei spesso sono il frutto di sfruttamento, violenze, diritti negati nei campi di Italia, Spagna, Nord Africa.
Il caporalato che resiste e si diffonde nei campi di pomodori, fragole e ortaggi si nutre della disperazione e della mancanza di alternative di migliaia di persone, per lo più straniere, regolari e irregolari, private dei più elementari diritti.
Aboubakar Soumahoro è sindacalista di USB in Calabria, dove si batte per i diritti dei braccianti colpiti dall’uccisione del suo collega Soumaila Sacko; Stefania Prandi, giornalista, ha realizzato un reportage sulle violenze sulle donne sfruttate nei campi dell’Europa Meridionale e del Nord Africa.