Un terremoto ha inizio nel momento in cui finisce. A volte ci sono drammi che si consumano lentamente, sotto casa, come un tarlo che scava nel legno.
Un racconto dell'umanità ferita dai terremoti del 2016 per ricordare che dietro ai numeri, le macerie, le cravatte e i bei discorsi visti in tv ci sono persone, incontrate muovendosi a passo d'uomo tra alberi, borghi in pietra, animali, tessendo una rete tra le varie comunità che con tenacia resistono.
Matthias Canapini è nato nel 1992 a Fano. Si occupa di reportage foto giornalistici da freelance, collaborando con giornali, portali online, associazioni e ONLUS.