Musica del mondo. Eugenio Bennato in concerto

In apertura: Areasud in concerto

Eugenio Bennato

Negli Anni Settanta, da ragazzo, mi inventai la Nuova Compagnia di Canto Popolare, una band musicale che partiva dai modelli degli sconosciuti cantori del sud e cominciò a girare per il mondo. Poi vennero i briganti della storia meridionale, poi vennero i migranti del Mediterraneo, poi venne Taranta Power, che segnò l’ingresso della musica etnica italiana nella World Music. Da sempre una musica delle minoranze, una musica che conta poco nel business della civiltà globale. Musica del mondo è tutto questo. Sono pensieri, idee, ideali, trasformati in parole e musiche senza confini. Ci ritrovo il mio punto di partenza e il mio approdo, la convinzione di allora che la musica possa contribuire a contrapporre alla logica del profitto la logica della bellezza e del contatto umano.

Eugenio Bennato è il grande Maestro della musica popolare italiana. Con Taranta Power ha dato nuova linfa ed aperto mercati internazionali alle grandi tradizioni musicali dei nostri sud. Giunto a quasi cinquant’anni di carriera, continua ad essere un riferimento per la modernità dei suoni e l’attualità dei testi, incentrati sugli argomenti più “caldi” della nostra contemporaneità: migrazioni, rispetto delle diversità, solidarietà, pericoli della globalizzazione e del capitalismo estremo. Dalle sponde sud del Mediterraneo, dal pensiero meridiano, dagli incontri con le storie e le culture diverse, Eugenio Bennato ha scritto la sua storia personale di ritmi e parole, sempre coerente a se stesso e alle sue idee. Un viaggio in musica che continua e continua... e che ritorna a fare tappa ad Adriatico Mediterraneo dopo lo storico concerto all'Anfiteatro Romano di dodici anni fa.

Eugenio Bennato fonda negli anni Settanta la Nuova Compagnia di Canto Popolare, e nel 1976 Musica Nova. Negli anni Novanta dà avvio, con Taranta Power, ad un movimento che impone la musica etnica italiana nella rete internazionale della World Music. Le pubblicazioni discografiche più significative sono Brigante se more (1980), Taranta Power (1998), Che il Mediterraneo sia (2002), Sponda sud (2007), Questione meridionale (2011), Canzoni di Contrabbando (antologia 2016). "Da che Sud è Sud" (2017). Il 2018 lo vede suonare nelle grandi capitali del mondo arabo africano: Tunisi, Rabat, Il Cairo, Algeri, Tangeri, Orano. Partecipa al festival 7Sois7Luas in Portogallo, ed è invitato dal Parlamento Europeo di Bruxelles a suonare in occasione della giornata dedicata ai diritti umani. Il 1° dicembre 2018 festeggia i vent’anni di Taranta Power con un grande festival in piazza del Plebiscito, Napoli. Nel 2020 esce un nuovo disco, “Qualcuno sulla terra”, e il singolo “W chi non conta niente”. Nell'estate del 2022 esce il nuovo singolo Welcome to Napoli, che diventa l'inno degli eventi di Napoli città della musica. Nel 2023 suona negli Stati Uniti (Los Angeles, San Francisco) e per la prima volta in India, in occasione della festa della Repubblica (New Delhi, Bangalore). Sempre nel 2023, realizza la colonna sonora del docufilm su Massimo Troisi a trent’anni dalla sua scomparsa, prodotto da Raiuno. Nel 2024 uscirà Musica dal Mondo, il suo nuovo lavoro discografico.


Areasud

Areasud Electric Roots è la prima produzione in studio di un collettivo musicale che nasce nel 2023 come progetto parallelo del Quartetto Areasud, attivo in Sicilia dal 2010 nel folk e nella world music, con diverse esperienze internazionali e due album in studio, che incontrano il produttore e compositore palermitano Alfredo Giammanco. Sound designer, direttore musicale di MiC Open Orchestra, nel progetto Music in the Circle co-finanziato dall’Unione Europea e fra i coordinatori del progetto Cantieri in Movimento, finanziato dal Ministero della Cultura nel bando Boarding Pass, Alfredo Giammanco ha studiato Musica Elettronica presso il conservatorio di musica “A. Scontrino” Trapani.

Il Quartetto Areasud esegue musiche originali di ispirazione tradizionale principalmente legate alle culture siciliane e calabresi, territori da secoli al centro del Mediterraneo, “grande brodo musicale” di popoli che condividono uno stesso destino e una comune identità espressiva.

La loro interpretazione della tradizione però non risulta strettamente filologica, ma lascia ampio spazio all’espressione personale e quindi a quel processo di permanente composizione e ri-creazione che è caratteristico della musica di tradizione orale. Ad un ricco repertorio di tarantelle, in cui zampogna e friscalettu sono protagonisti assoluti, si affiancano canti rituali, favole e serenate che raccontano con il suono e la lingua nativa, un pezzo di storia dei musicisti stessi, della gente comune che ci ha preceduti.

I musicisti provengono in parte dai ben noti gruppi di world music come Nakaira e Oi Dipnoi, coi quali hanno partecipato negli ultimi vent’anni a numerose tournée nei principali circuiti nazionali ed esteri in Australia, Cile, Yemen, Capo Verde, Tunisia e tutta l’Europa, con l’unione del folk-singer Maurizio Cuzzocrea, che ha costruito la sua carriera negli anni partecipando ai più importanti folk festival in Italia.

Nel 2021 viene pubblicato da Il Tamburo di Aci il primo lavoro in studio dal titolo “Musica lievemente tradizionale”, registrato nei mesi di lockdown, in cui il Quartetto Areasud si spinge fino i confini della world music, proponendo articolati arrangiamenti ed esplorando sonorità nuove e accattivanti, grazie alla partecipazione di un ricco cast di musicisti ospiti. Ne segue lo stesso anno una tournée internazionale che toccherà, con entusiasmanti concerti, alcuni folk festival come Appenino Folk Festival di Piacenza e Raizes in Italia, Babel Sound in Ungheria, Sviests in Lettonia e Halkaer festival in Danimarca.

Il gruppo è attualmente formato da Maurizio Cuzzocrea (chitarra battente, marranzano, tamburello, voce), Salvo Barbagallo (sax soprano), Marco Carnemolla (basso e marranzano) e Mario Gulisano (tamburelli, bodhràn, marranzano, voce). A loro si aggiunge il lavoro del giovane compositore Mattia Cavallaro, di estrazione accademica, che ha curato gli arrangiamenti per quartetto d’archi di alcuni temi di ispirazione tradizionale, qui rivisitati in chiave originale con l’apporto di elementi di musica elettronica. Ne viene fuori una produzione artistica moderna e contemporanea, che utilizza canto e strumenti folk tradizionali rielaborandone trame sonore e tessiture armoniche in maniera nuova e inusuale, che qui si spingono fino ai confini della sperimentazione e della improvvisazione radicale.

Numerosi gli ospiti presenti nel primo collettivo, incluso il quartetto d’archi costituito dall’italiano Valerio D’Ercole al violino e gli ungheresi Eszter Filóné Nagy al violino, Erzsébet Palojtay alla viola, Mátyás Ölveti al violoncello e il cantante marocchino Said Tichiti, che ha composto e cantato il testo del brano di punta del disco Yatir, ispirandosi a una figura poetica comune del repertorio dei cantastorie erranti del Mediterraneo.

La pubblicazione del primo album in studio il 21 marzo 2024 con etichetta Mhodì Music Company.

  • Protagonisti
  • Note

    L'ingresso è gratuito per i disabili e i bambini fino a 5 anni.
    In caso di maltempo il concerto si terrà nell'Auditorium Orfeo Tamburi della Mole.
    L’ingresso per l’Anfiteatro è da Piazza Anfiteatro (lato Piazza del Senato). Si consiglia di lasciare l'auto nei parcheggi Degli Archi in via Mamiani, Traiano in via XXIX Settembre, Cialdini in via Cialdini.
    All'Anfiteatro non c'è servizio bar.
    L'ingresso per i disabili è da Via Birarelli.
    Per un'adeguata assistenza vi preghiamo di inoltrare la richiesta a adriaticomediterraneo.stampa@gmail.com.

    BIGLIETTERIA
    La biglietteria sarà aperta nel luogo di spettacolo da un'ora e mezzo prima dell'inizio.
    I biglietti si possono acquistare in prevendita fino a due ore prima dell'evento o presso i punti vendita autorizzati circuito AMAT/Vivaticket e presso Casa Musicale Ancona in corso Stamira 68 (071 202588).

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