29 Agosto
Spettacoli
Corte Mole Vanvitelliana
ore 21.00
Vivere per addizione e altri viaggi
Uno spettacolo di Carmine Abate con l’accompagnamento musicale di Cataldo Perri
La sua valigia non è più di cartone. Contiene un diploma di laurea in più ma, forse, qualche sogno in meno. Il protagonista di questa storia, come il nonno e come il padre, dalla sua terra deve partire.
Con la consueta affabulazione rapinosa e una lingua capace di incarnare la pluralità dei luoghi, delle culture e delle esperienze, Carmine Abate narra in forma di spettacolo i viaggi ininterrotti del suo "eroe senza medaglie": viaggi di andata e di ritorno, nella memoria e nel presente.
Abate racconta l'infanzia in paese, i sapori della cucina arbëreshe, la magia delle antiche rapsodie, gli arrivi al Nord Italia e in Germania. Ma parla anche della formazione di un senso civico europeo, dell’ incontro con i nuovi migranti, in una Calabria dove gli asili vuoti diventano centri d'accoglienza. E tra la nostalgia di chi parte e quella di chi resta, la difficile ricerca dell'identità. Perchè emigrare non è solo strappo, ferita, ma è soprattutto ricchezza. Perchè non è inevitabile sentirsi lacerati tra due o più mondi. Perchè si può vivere, consapevolmente, per addizione.
In collaborazione con Ong CVM – Comunità volontari per il mondo, Associazione Luoghi in Comune Onlus.
Spettacoli
Corte Mole Vanvitelliana
ore 21.00
Vivere per addizione e altri viaggi
Uno spettacolo di Carmine Abate con l’accompagnamento musicale di Cataldo Perri
La sua valigia non è più di cartone. Contiene un diploma di laurea in più ma, forse, qualche sogno in meno. Il protagonista di questa storia, come il nonno e come il padre, dalla sua terra deve partire.
Con la consueta affabulazione rapinosa e una lingua capace di incarnare la pluralità dei luoghi, delle culture e delle esperienze, Carmine Abate narra in forma di spettacolo i viaggi ininterrotti del suo "eroe senza medaglie": viaggi di andata e di ritorno, nella memoria e nel presente.
Abate racconta l'infanzia in paese, i sapori della cucina arbëreshe, la magia delle antiche rapsodie, gli arrivi al Nord Italia e in Germania. Ma parla anche della formazione di un senso civico europeo, dell’ incontro con i nuovi migranti, in una Calabria dove gli asili vuoti diventano centri d'accoglienza. E tra la nostalgia di chi parte e quella di chi resta, la difficile ricerca dell'identità. Perchè emigrare non è solo strappo, ferita, ma è soprattutto ricchezza. Perchè non è inevitabile sentirsi lacerati tra due o più mondi. Perchè si può vivere, consapevolmente, per addizione.
In collaborazione con Ong CVM – Comunità volontari per il mondo, Associazione Luoghi in Comune Onlus.